In un periodo storico in cui chiudono tante librerie, due giovani hanno deciso di scommettere sulla cultura e sul libro: nasce a Milano, dopo Roma, la libreria Cultora.
Inaugurata sabato 10 Giugno in Via Alfonso Lamarmora 24 (a due passi dalla metro gialla Crocetta), la libreria Cultora prende il nome dall’omonimo blog e sito di informazione culturale. Dal web allo spazio fisico: un percorso inverso a quello solito, che già ha dato buoni frutti con la libreria aperta a Roma a fine 2015. Cultora, a oggi, è l’unica libreria nata da un sito letterario.
Come spiegano la scrittrice Laura Busnelli e l’editore di Historica edizioni Francesco Giubilei, i due soci della nuova libreria, l’obiettivo principale è quello di creare una libreria di quartiere con una visione cosmopolita. Cultora è uno spazio culturale che già oggi ospita eventi, presentazioni di libri, reading, con una speciale attenzione per l’editoria indipendente. Tutti i libri presenti da Cultora sono forniti direttamente dagli editori senza alcun intermediario, una formula che permetterà ai lettori di acquistare i libri a un prezzo scontato, e che consente alla libreria di contare solo sulle proprie forze.
Al centro della libreria ci sarà il libraio, “inteso come la figura in grado di conoscere e consigliare i libri. Vorremmo creare una comunità di lettori e scrittori che ruoti attorno alla libreria, per questo motivo l’organizzazione di eventi letterari sarà centrale nel nostro progetto culturale”, affermano i due soci. A Cultora si trovano anche molti libri diversi da quelli che vanno per la maggiore; un esempio per tutti, i libri della neonata casa editrice fiorentina Black Coffee. E ancora Odoya, Mattioli, Greco, La vita felice, Laterza.
Come affermato da Giubilei, “il 50% dei titoli sarà di narrativa, italiana e straniera. Il restante 50% si dividerà tra saggistica divulgativa, viaggi, cibo, bambini e ragazzi”. Un bell’assortimento, che sicuramente soddisfa il lettore che cerca un libro particolare, e non quello che si può trovare anche al supermercato e in ogni libreria di catena. Questo per favorire la bibliodiversità, e per aiutare le case editrici indipendenti che fanno un ottimo lavoro, ma che hanno difficoltà a trovare spazi e che spesso esistono solo su Amazon. Ma perché oggi tante librerie chiudono? L’errore, secondo Giubilei, è quello di molte librerie indipendenti, che cercano di imitare e scimmiottare le librerie di catena; lo scopo di Cultora, invece, è quello di creare una comunità di lettori che seguono le attività della libreria, e che trovano in essa libri diversi dal solito.
Un bel progetto culturale ed editoriale, promosso da due giovanissimi che credono ancora nel potere delle parole.
Valeria Martalò