“Crepapelle” è il titolo del romanzo di Paola Rondini, uscito a Maggio, edito da Intrecci Edizioni. Vite che si incontrano e si ostacolano inconsapevolmente le une con le altre.
Dal foglio di carta bianco che Edo consegna una volta al mese agli automobilisti fermi al semaforo alla rivoluzione di un mondo interiore, quello di Giacomo. Giacomo è un chirurgo plastico, di successo, mano dall’incisione perfetta destinata a doversi fermare. Crepapelle è quel foglio che strappa le sue abitudini, la sua routine, che rende la sue mani un po’ meno perfette e più umane che mai. La sua vita e le sue prospettive che cambiano, fanno cambiare anche quelle della sua paziente, Greta, lasciata sotto i ferri. Il tirarsi indietro da quell’intervento avrà ripercussioni sulla vita di Greta, pronta per il suo futuro ed a qualche ruga in meno.

Paola Rondini esplora il caos e al routine, la vita di ogni giorno, frantuma le certezze quotidiane, perlustra le illusioni e soprattutto fa emergere il lato umano, che è in ognuno di noi. Di una persona che può fallire: nelle decisioni personali e nel lavoro, ad esempio. Perché la vita diventa molto più complessa quando non risponde alle nostre domande e viene vista da altre prospettive. Paola Rondini è innovativa, ma parla diretta, libera, fuori dagli schemi. L’intreccio lascia spazi alle riflessioni:
“Quell’intervento incarnava in modo mostruoso il baratro che squarcia il pianeta, il nord e il sud, l’opulenza e la miseria, il troppo fino a morirne, l’ossessione estetica del vecchio occidente, contro la disperata sopravvivenza dei mondi nuovi e giovani.”
Che cosa è importante nella nostra vita? Essere infallibili oppure umani? Avere qualche ruga o eliminarla? La chirurgia è davvero capace di donarci una nuova identità? A noi la scelta.
Serena Pastorelli