Loving Vincent. La vita di Van Gogh al cinema dal 16 al 18 Ottobre

Loving Vincent

Il primo film sulla vita di Vincent Van Gogh sarà prossimamente nelle sale italiane distribuito da Nexo Digital.

Loving Vincent è il primo docufilm realizzato sulla vita dell’artista e il primo film che ha impiegato un gruppo di più di 100 artisti per realizzare i dipinti impressionisti, animati con la computer grafica, che compongono il film. Il lavoro svolto da questi artisti è unico!

Se un musical è un film accompagnato da delle canzoni, come si potrebbe definire un film che ingloba i dipinti più famosi di un’artista?

Le scenografie del film sono tratte dai quadri di Van Gogh e ispirate ai luoghi da lui dipinti. I suoi personaggi, invece, sono ispirati a persone realmente esistite, che egli ritrasse nel corso della sua vita.

https://www.youtube.com/watch?v=jStb9NmHmpM

Il film è incentrato sulla vita turbolenta dell’artista impressionista, il cui talento è stato riconosciuto, come spesso accade, solo dopo la sua morte.

Comincia tutto con una lettera, una delle tantissime lettere che Vincent scrisse a Theo. Il postino di Arles chiede al figlio di recapitarla a Theo. Il viaggio di Armand Roulin inizia così: parte per Parigi e, dopo aver scoperto che Theo è morto 6 mesi dopo Vincent, parte per Auvers.

Domanda di lui, dei suoi ultimi giorni e della sua morte alla governante del dottor Gachet, alla figlia, alla figlia del proprietario della camera dov’è morto Vincent, ad altre persone del paese. Tutti parlano di quanto fosse sereno e felice Van Gogh lì e si domandano anche loro, come Armand, perché si sia ucciso.

Armand inizia quindi a sospettare, dopo una breve chiacchierata col Dottor Marinne, che si tratti di omicidio e che il colpo sia partito da uno dei fratelli Secretan.

Quando finalmente riesce a parlare col Dottor Gachet, discutono delle sue condizioni mentali, del fatto che fosse depresso.

Il dottore asserisce che una persona che soffre di depressione può passare “dalla gioia più sfrenata ad una tristezza profonda nel giro di poche ore” e che i cambi d’umore che può aver avuto Vincent dall’ultima lettera in cui diceva di essere sereno potrebbero essere tanti.

Nel film si affronta spesso l’argomento della condizione psichica di Van Gogh. Sappiamo che soffrì di psicosi e che è fu ricoverato in un manicomio dopo essersi tagliato l’orecchio, in seguito ad una discussione con Gauguin.

Secondo il fratello Theo, da piccolo non ricevette abbastanza amore da sua madre e questo senso di solitudine e di esclusione lo accompagnò per tutta la vita.

Loving Vincent è un lungometraggio stupendo, che merita di essere guardato e riguardato per comprendere meglio la vita di Van Gogh, partendo dalla sua morte, perché come ha detto Marguerite Gachet ad Armand: “Vuoi sapere così tanto della sua morte… Che cosa sai della sua vita?”

Ma alla fine, qual è il contenuto di questa lettera?

Loving Vincent.

Con affetto, Vincent.

 

Ambra Martino

Costantemente in viaggio, fisicamente e mentalmente. Ho sempre provato interesse per le forme di comunicazione ed ho approfondito questo interesse su diversi piani. Ascolto compulsivamente la musica. Ho una fissa per il cibo, i gatti, le tazze e amo profondamente i libri, in particolare quelli di Murakami.

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