Tra i luoghi di culto più antichi e importanti di Roma, vi è certamente la Basilica di San Paolo fuori le Mura edificata dall’imperatore Costantino all’inizio del IV secolo d.C., esattamente al di sopra della tomba del luogo di sepoltura del santo cristiano. Paolo subì il martirio per decapitazione a Roma tra il 65 ed il 67 d.C., ai tempi dell’imperatore Nerone e fu sepolto lungo la via Ostiense, a circa 2 km al di fuori delle Mura Aureliane. E’ qui che Costantino fece costruire la prima basilica, che fu poi consacrata da papa Silvestro nel 324. Ben presto però divenne troppo piccola per contenere l’afflusso di pellegrini e venne perciò distrutta per far posto ad un secondo edificio, ancora più grande ed imponente. La Basilica, con la sua possente struttura bizantina, è la più grande tra quelle patriarcali di Roma – seconda solo a San Pietro in Vaticano – ed è quindi facile immaginare come numerosi siano stati durante il corso dei secoli gli interventi realizzati dai pontefici volti al suo continuo ingrandimento ed abbellimento.
Tra i più interessanti vi sono gli interventi di Leone il Grande che nel V secolo fece ricoprire di mosaici l’arco trionfale, dando anche inizio alla serie di ritratti dei pontefici posti sulla trabeazione delle navate e del transetto. Oggi si contano ben 266 tondi a mosaico (compreso quello nuovo ed illuminato di papa Francesco), mentre la serie originale ad affresco è conservata nel museo annesso alla Basilica. A Gregorio VII si deve invece il portale di ingresso, composto da 54 pannelli incisi in lamina d’argento che risalgono all’XI secolo. Ma il secolo di maggior splendore per la basilica fu il XIII, quando Onorio III fece ricomporre il grande mosaico dell’abside. Si diede poi inizio ai lavori per la realizzazione del chiostro, opera del Vassalletto e del ciborio sapientemente plasmato dalle mani di Arnolfo di Cambio.
Famoso in basilica è poi il candelabro per il Cero Pasquale, una vera e propria colonna onoraria alta circa 6 metri, ornata da bassorilievi di stile romanico, che raccontano le storie del Nuovo Testamento. Dal XIV secolo e durante tutto il Rinascimento, anche grazie ai vari Giubilei, sempre più numerosi divennero i pellegrini che si recavano a pregare sulla tomba di Paolo. Ciò comportò ovviamente la realizzazione di ulteriori e nuovi lavori di ampliamento e decorazione della Basilica da parte dei pontefici: nel 1600 Clemente VIII fece rialzare l’altare maggiore e nel 1625 Urbano VIII si occupò del rifacimento della Cappella di San Lorenzo, commissionata a Carlo Maderno. Relativamente più recente è invece il portico della Basilica, realizzato nel 1725 su richiesta di Benedetto XIII da Antonio Canevari, il quale demolì l’antico vestibolo e fece aggiungere la Cappella del Crocifisso o del Santo Sacramento, per inserirvi il Crocefisso “miracoloso” in legno policromo, datato al XIV secolo ed attribuito al Senese Tino di Camaino.
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Nella notte tra il 15 e il 16 Luglio del 1823 però, uno spaventoso incendio distrusse interamente la Basilica, lasciando in piedi poche strutture tanto che si dovette ricostruire l’edificio quasi interamente. Fu papa Leone XII ad avviare i lavori di ricostruzione chiedendo aiuto economico all’intero mondo cattolico e dando così il via al più imponente cantiere ecclesiastico del XIX secolo. La Basilica venne quindi ricostruita in modo del tutto identico, riutilizzando – dove possibile – i pezzi salvati dall’incendio e il 10 Dicembre del 1854 papa Pio IX riuscì finalmente a consacrare la “nuova” Basilica alla presenza di un gran numero di Cardinali e di Vescovi, giunti a Roma da tutto il mondo per la proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione! Ma la Basilica di San Paolo presenta al visitatore anche altri interessanti luoghi di visita: il Chiostro di San Paolo detto del Vassalletto, vera meraviglia della Roma del Trecento, un cortile porticato con colonne e mosaici incantevoli che simbolicamente unisce l’Abbazia alla Basilica; la Pinacoteca, la Cappella delle Reliquie, la Galleria Espositiva e l’area archeologica, per poter ammirare i resti provenienti dall’antica chiesa e opere di notevole pregio storico ed artistico. Ma cosa resta oggi visibile dell’antico luogo di sepoltura della via Ostiense? Uscendo è possibile ammirare la piccola ma interessante area di scavo della Necropoli di San Paolo o Ostiense, proprio il luogo da cui tutto ebbe inizio!