Il Casino Nobile di Villa Torlonia: eleganza moderna a Roma

Villa Torlonia
Il Casino Nobile della Villa

Un’imponente villa immersa in eleganti giardini: Villa Torlonia

Lungo la via Nomentana, ben al di fuori quindi del centro cittadino, Giovanni Torlonia nel 1797 decise di acquistare i possedimenti dei Colonna per dare il via alla costruzione della propria personale residenza extraurbana. Una imponente villa immersa in giardini eleganti e rigogliosi progettata da uno dei nomi più importanti dell’epoca, Giuseppe Valadier.

Tutto ebbe inizio con la creazione del Casino Nobile, a cui si aggiunsero, negli anni, tutte le altre strutture ancora oggi visibili all’interno del parco pubblico: il Casino dei Principi, il Tempio di Saturno, il Teatro, l’Aranciera, la Capanna Svizzera (divenuta poi Casina delle Civette), i Falsi Ruderi, la Tribuna con Fontana, la Serra, la Torre e la Grotta Moresca.

villa torlonia
Il Casino Nobile

Fu poi Alessandro Torlonia, nel 1840, ad innalzare davanti e alle spalle del Casino Nobile, due obelischi in granito rosa, dedicati alla memoria dei genitori. Entrando nel Casino, si noterà immediatamente il fasto e lo sfarzo moderno adottato per le sontuose e pompose decorazioni.

Gli interni della Villa

Nucleo centrale del palazzo è certamente l’imponente Sala da Ballo, che in altezza comprende ben due piani, e che è illuminata da grandi finestre e munita di ben due orchestre che poggiano su maestose colonne. Impreziosiscono l’ambiente alcuni affreschi: nella volta sono rappresentate le storie di Amore, mentre nelle lunette sono dipinti il Volo delle Dodici Ore, il Volo delle tre Grazie e il Parnaso.

Tra gli altri interessanti ambienti del pianterreno vi sono la Stanza a “Berceau”, così chiamata per il motivo decorativo dipinto nella volta che finge un pergolato, in cui si possono ammirare i rilievi in stucco di Antonio Canova destinati in origine alla Sala da Ballo; il piccolo bagno, ispirato alle “stufe” rinascimentali e la curiosa camera dei poeti e degli artisti italiani, così denominata per i 32 ritratti dipinti in una articolata architettura in stile gotico, in cui si riconoscono tra gli altri Dante, Petrarca, Leonardo e Michelangelo.

Villa Torlonia
La Sala da Ballo

Salendo al piano superiore invece, si attraverseranno le sale più sfarzose, veri e propri ambienti di rappresentanza come per esempio la Sala di Bacco interamente affrescata con le storie del mito del dio, le Stagioni e i tre Continenti e la Sala di Alessandro, un tempo utilizzata come sala da pranzo (come testimoniano i mobili a mensola lungo le pareti), completamente decorata con affreschi, fregi a stucco e statue in marmo che raccontano le gesta di Alessandro il Macedone, la cui iconografia è una evidente allusione encomiastica al committente: Alessandro Torlonia.

Sullo stesso piano si trovano inoltre le due camere da letto dei principi, dipinte con panneggi imitanti le cortine di un letto a baldacchino e con, al centro della volta, riquadri con in una stanza La Toletta di Venere e nell’altra Psiche portata dai venti.

Nel 1925 diventa la residenza di Mussolini

La storia della residenza cambiò radicalmente quando nel 1925, il principe Giovanni Torlonia Junior, decise di affittare l’intera Villa Torlonia (ad eccezione della Casina delle Civette che il principe scelse come personale abitazione), a Benito Mussolini che qui visse fino al 1943 pagando la simbolica cifra di 1.000 lire come affitto mensile!

La presenza di Mussolini non comportò sostanziali modifiche alla residenza: i nuovi “inquilini” risiedevano nel Casino Nobile, utilizzando il Villino Medievale e la Limonia per la proiezione di filmati, feste e incontri culturali, mentre il Campo da Tornei come campo da tennis.

Si deve però a Mussolini la costruzione dei due bunker sotterranei (uno antiaereo, l’altro antigas) che corrono ancora oggi sotto il parco della villa e che sono stati recentemente aperti al pubblico per delle visite guidate.

Nel Giugno del 1944 tutto il complesso fu occupato dalle truppe del comando anglo-americano che vi rimase fino al 1947, provocando gravi e pesanti distruzioni e devastazioni.

Fu solo nel 1977 che parco e villa furono acquistati dal Comune di Roma: si procedette così al recupero dei beni architettonici, trasformati in musei, e all’apertura della grande area verde divenuta elegante parco pubblico, ancora oggi frequentatissimo!

Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale

L'asino d'Oro
L'Associazione Culturale L'Asino d'Oro organizza visite guidate a Roma per adulti e bambini per andare alla scoperta della città in modo originale e divertente senza tralasciare ovviamente la professionalità.

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