Valeriano Ciai: le opere grafiche in mostra al MLAC

Valeriano Ciai: le opere grafiche in mostra al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’università la Sapienza di Roma.

Olio, tempere e incisioni dell’artista fra Trastevere e città universitaria.

 

Inaugurata al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’università la Sapienza di Roma la mostra Valeriano Ciai. Opere grafiche a cura di Claudio Zambianchi e Alice Mirti, un’iniziativa gemellata con il Museo di Roma in Trastevere che ospiterà fino al 15 novembre la mostra Valeriano Ciai 1928-2013. Segni e Memorie. 
Una piccola esposizione che accosta le opere incisorie, principalmente calcografiche, a poche produzioni a tempera con lo scopo di restituire all’osservatore un’idea coerente di come il Ciai concepisse l’incisione: un operare che incentrava i propri sforzi sulla luminosità e sull’andamento ritmico del segno, caratteristica che trova puntuali riscontri nelle opere pittoriche. Una suddivisione di ruoli tra università e museo assolutamente ben studiata poiché lo spazio universitario si pone come puntuale completamento di quanto esposto al Museo di Roma in Trastevere ospitando soltanto la componente incisoria dell’opera del Ciai che, pur ricoprendo un ruolo fondamentale nel suo operare artistico, sarebbe stata poco apprezzata se affiancata alle sue opere ad olio, composizioni di ben altra dimensione e di ben altro respiro, presenti nello spazio espositivo di Trastevere.
Per quanto riguarda l’esposizione in sé la mostra si pone da subito come un evento culturale dedicato più agli esperti del settore che ad un pubblico variegato, complice la mancanza quasi totale di pannelli esplicativi, che si sarebbero resi necessari per una più profonda comprensione dell’artista, e l’assenza di un percorso definito che lascia il visitatore libero di muoversi ma che allo stesso tempo richiede allo stesso un certo background di conoscenze per poter apprezzare appieno le opere. Quest’ultime sono state raggruppate, giocando sulla distanza tra le cornici e la loro foggia, per tematiche: i nudi, i paesaggi urbani e gli aeroporti, inserendo quasi in ciascun gruppo una tempera che evidenziasse il legame tra pittura e calcografia, soprattutto per quanto riguarda lo spessore e la ritmicità del segno e la luminosità. Magnifico il rapporto diretto con le lastre incisorie, che soltanto di rado vengono esposte insieme alle stampe. Uno spazio dunque che si pone come una tappa obbligata se si desidera avere un’idea davvero completa sull’operare di un artista contemporaneo poco conosciuto quanto straordinariamente attuale.
Chiara Marchesi

Chiara Marchesi
Chiara Marchesi: Laureata in Storia dell'arte, con un'insana passione per la scrittura e per il rinascimento italiano. Curiosa di tutto si occupa principalmente di eventi d'arte senza disdegnare teatro, cinema e libri. Perchè la bellezza è ovunque...

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