Roma: tra arte e industria alla Centrale Montemartini

Centrale montemartini

Se a Roma si vuole andare alla scoperta del mondo antico, si possono visitare varie aree archeologiche e musei. Tra questi però ve ne è uno assolutamente straordinario e imperdibile, la Centrale Montemartini.

Siamo ben al di fuori del centro cittadino, lungo la via Ostiense. La nascita di questo museo è relativamente moderna rispetto alla lunga storia di Roma, ma non per questo meno importante o suggestiva. La stessa sede museale, scelta per ospitare le opere stipate nei depositi dei Musei Capitolini, è un pezzo di storia! Il museo infatti, intitolato all’assessore al tecnologico Giovanni Montemartini, è allestito nelle sale dell’ex Centrale elettrica inaugurata nel 1912 e rimasta poi in uso fino agli anni 60 del Novecento. Grazie alle caldaie a vapore prima e ai motori Diesel poi, fornì energia elettrica a gran parte di Roma. Siamo quindi in un museo dentro un museo!

Gli importanti reperti archeologici, a partire dal 2005, sono stati esposti sapientemente all’interno di quelle che erano la sala delle colonne a pian terreno; e le sale delle caldaie e delle macchine al primo piano. Un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, in grado di narrare l’intera storia dell’Antica Roma, dalle sue origini fino agli ultimi anni dell’Impero.

Un museo che ospita una varietà infinita di opere.

Dalle tombe e oggetti funebri che svelano interessanti curiosità sul mondo dei morti nel passato, ai preziosi mosaici rinvenuti nelle sontuose domus, immerse nei verdi giardini dei colli romani; dai ritratti di uomini e donne illustri, a quelle di semplici liberti; dalle possenti statue di divinità ai lussuosi arredi delle tenute imperiali.

I capolavori assolutamente da ammirare sono molti e tra questi gli imperdibili sono certamente il famoso Togato Barberini, statua di uomo romano ritratto nel costume tipico dell’epoca, mentre sostiene con le braccia i ritratti dei suoi antenati; i resti rinvenuti nella sepoltura di una fanciulla chiamata Crepereia Tryphaena, deposta insieme a piccoli gioielli e alla tenera bambolina in avorio; la statua di Agrippina Minore in basanite, materiale assai raffinato utilizzato solo per ritratti illustri.

 

Assai curiosi sono poi la colossale testa e alcuni frammenti (piede e braccio) della statua delle dea Fortuna,

Questa è stata rinvenuta nei pressi di uno dei templi repubblicani dell’area sacra di Largo di Torre Argentina. Ma come mai questi resti sono così grandi? Perché si trattava molto probabilmente di un acrolito, una statua colossale realizzata in marmo nelle parti nude, in legno nella struttura portante; e impreziosita poi con vari materiali nelle vesti e nelle decorazioni. Assai particolare è poi la ricostruzione del frontone del Tempio di Apollo Sosiano, così chiamato dal nome del suo restauratore, Gaio Sosio.

I resti delle statue che componevano la scena di Amazzonomachia – la lotta dei Greci contro il mitico popolo femminile delle Amazzoni – sono oggi ritenute veri e propri originali greci, giunti a Roma per decorare il famoso tempio, posto accanto al Teatro di Marcello. Opera simbolo del museo è poi la deliziosa statua della musa Polimnia, avvolta romanticamente nel suo lungo mantello, con aria sognante e ritratta con una perfezione stilistica davvero unica!

 

 

Perciò, per chi è in cerca di un luogo curioso e particolarmente interessante a Roma, al di fuori del più consueto percorso turistico, la Centrale Montemartini è la scelta giusta.

 

L’Asino d’Oro Associazione Culturale

L'Associazione Culturale L'Asino d'Oro organizza visite guidate a Roma per adulti e bambini per andare alla scoperta della città in modo originale e divertente senza tralasciare ovviamente la professionalità.

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui