I muraglioni del Tevere diventano uno spettacolo: la street art arriva lungo il fiume.
L’artista William Kentridge, 61 anni, sudafricano, ha decorato con la propria arte i muraglioni romani, portando una street art singolare sulle sponde del nostro Tevere.
Si tratta di Triumphs and Laments – un progetto per Roma: la storia della Capitale si lascia narrare per vittorie e sconfitte, dolore e arte; il tutto reinterpretato a discrezione dell’autore. Quanto saprete riconoscere del passato, lontano e vicino, dell’Urbe?
Ecco alcuni scatti per farvi un’idea. Starà a voi recarvi in loco per gustare il resto.
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Le figure sono ottanta, sui dieci metri di altezza, disposte per 550 metri lungo i muraglioni e ricavate asportando i residui accumulatesi sulla superficie. L’area interessata va da Ponte Sisto a Ponte Mazzini, dal lato del Lungotevere Farnesina. |
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Si consiglia di partire da Ponte Sisto; troverete come prima figura quella in foto. |
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Il murale è stato inaugurato ufficialmente il 21 aprile 2016, in occasione dei Natali di Roma, con musiche e danze dal vivo, mentre i bozzetti preparatori sono stati esposti al Macro di Via Nizza il 17 aprile e vi resteranno fino al 2 ottobre. |
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Non si cerca affatto di costruire una rappresentazione realistica della storia e gli eventi non seguono un ordine cronologico; si procede per simboli, spesso contaminati da una commistione di elementi, a volte anacronistici, oppure solo in apparenza decontestualizzati. |
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Data la grandezza del murale, c’è da rimanerne impressionati. Il presente fa irruzione con un barcone di migranti. |
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Pasolini è una figura distesa sul cemento, brutalmente colpita, mentre Giordano Bruno, in foto, è la statua che scruta dal suo piedistallo. |
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La Dolce Vita: Mastroianni e Anita Ekberg; niente fontana, ma una vasca da bagno. Così ci avviciniamo agli spazi finali della street art tiberina. |
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Alcuni episodi storici sono più riconoscibili di altri... |
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Si può presumere che il lavoro sia permanente, almeno fin quando lo sporco non torni ad annerire del tutto i muraglioni. Speriamo allora di poterne godere a lungo; la passeggiata lungo la banchina del fiume è un classico romano e per la maggior parte dell’anno resta poco sfruttata e artisticamente desolata. Che sia questo l’inizio di un nuovo “decoro” del Lungotevere?
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@Foto di proprietà dell’autore
Gabriele Di Donfrancesco