La travolgente Onda di Hokusai raggiunge Roma con un’inedita mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma. Dal prossimo 12 ottobre, non perdete l’occasione di lasciarvi travolgere dalla cultura giapponese.
“Hokusai. Sulle orme del maestro” si aprirà il prossimo 12 ottobre presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma e vi resterà in esposizione fino al 14 gennaio 2018.
Il progetto è di massimale importanza. Saranno esposte opere che, prima d’ora, non avevano mai toccato le italiche sponde. In questo modo si racconta la produzione di un grande maestro. Fonte d’ispirazione per pittori come Manet, Toulouse Lautrec, Monet e Van Gogh, esponenti del “Japonisme”.
L’esposizione è decisamente molto articolata. Nel totale complessivo delle 200 opere esposte, oltre a quelle di Hokusai, ne troviamo molte dei suoi allievi e di Keisai Eisen. Questo alternarsi di autori vuole evidenziare la tendenza all’educazione di Hokusai. Le opere vengono messe a confronto per delineare somiglianze e discordanze.
Come detto in precedenza, le opere esposte sono circa 200. Esse si alterneranno in due batterie da 100 a causa dell’estrema fragilità delle silografie policrome. La mostra si articola in cinque sezioni.
Una prima sezione viene intitolata “MEISHŌ: mete da non perdere”. In essa possiamo ritrovare le famosissime “Trentasei vedute del Monte Fuji”, le “Otto vedute di Ōmi”, i tre volumi sulle “Cento vedute del Fuji”, un dipinto su rotolo del Monte Fuji e, naturalmente, l’arcinota “Onda”. Come appare evidente, questa sezione è dedicata a uno dei temi fondamentali dell’arte Giapponese: la natura.
La seconda sezione, “Beltà alla moda”, è dedicata ai costumi tipici del Giappone. Su una serie di rotoli e di silografie policrome vengono ritratti esempi di bellezza femminile. Molto importanti sono le rappresentazioni di Keisai Eisen il quale redige un vero e proprio reportage di moda. Raffigurando donne cortigiane, Keisai Eisen esplora lo stile del vestiario giapponesi e talvolta “osa”. Fa posare le sue modelle in posizioni che lasciano intuire uno scambio amoroso senza però svelarne l’aspetto sessuale.
“Fortuna e buon augurio” è il titolo della terza sezione della mostra. In questa sezione s’incontra l’io religioso di Hokusai. Fedele al buddismo, Hokusai raffigura, in undici rotoli, le divinità popolari della fortuna.
Interessante, per quanto riguarda il confronto attuato con gli allievi, è la quarta sezione. In “Catturare l’essenza della natura”, infatti, rotoli di Hokusai e dei suoi allievi vengono giustapposti. In essi viene trattato il tema della natura e degli animali, sia reali sia fantastici, elementi molto importanti e presente nella tradizione del Paese.
L’ultima sezione è intitolata “Manga e manuali per imparare” e comprende, appunto, i quindici volumi di Manga di Hokusai. In questo frangente trova espressione l’Hokusai maestro. Si esprime, massimamente, la sua volontà di insegnare le regole della pittura ai suoi allievi e agli appassionati.
Come sottolinea l’ambasciatore del Giappone in Italia Umemoto Kazuyoshi, lo scopo dell’esposizione è evidenziare sempre di più il bellissimo legame che si sta costituendo tra i due Paesi. L’interesse reciproco che essi hanno per le rispettive culture, si esprime appieno in questa mostra. La speranza è quella di suscitare sempre più attenzione verso l’appassionante cultura giapponese. Non c’è occasione migliore del 150° Anniversario delle Relazioni tra Italia e Giappone per farlo.
Le prevendite si apriranno il primo Giugno. Non perdete quest’inedita occasione per immergervi nella variegata cultura giapponese, lasciatevi trascinare anche voi dall’Onda di Hokuzai.
Simona Valentini