La colazione giusta può svoltare tutta la giornata. E Hogarth lo sapeva bene, a differenza dei due protagonisti del suo dipinto.
Ci sentiamo tutti così. Alzarsi la mattina con pioggia e freddo è una vera tortura: sonno, umidità e il piumone che ancora ci chiama. Le cose migliorano se ad aspettarci c’è una bella colazione, magari con il nostro/la nostra partner. Basta poco per migliorare la giornata. Non si può dire la stessa cosa dei due protagonisti del quadro di oggi. Proseguite la lettura per scoprire cos’è successo stavolta.
Il dipinto di oggi si intitola La Colazione (The Tête à Tête) e ed è opera di William Hogarth che lo realizzò nel 1743 come parte di una serie intitolata Il matrimonio alla moda. Già il titolo della serie preannuncia frecciatine velenose. Lo scopo del bravo William infatti è quello di criticare la condotta irresponsabile e immorale di due giovani sposati per interesse. Ah, il dipinto alla colazione è alla National Gallery di Londra.
Potete visionarlo qui insieme alle altre scene.
Che sta succedendo?
Semplice. I due sposi si sono incontrati per la colazione, questo però non è un dolce inizio di giornata ma una fredda casualità. Lui infatti è appena rientrato da casa di un’amante e se ne sta lì, buttato sulla sedia, ancora insonnolito. Come sappiamo che è stato con una donna? dalla sua tasca pende una cuffietta femminile, di quelle che le signore indossavano la notte. Probabilmente è anche profumata visto che il cane l’ha trovata subito. La moglie non è davvero da meno del marito. Anche lei ha passato la notte a far baldoria e ora si sta stiracchiando con pigra soddisfazione. Anche qui gli indizi nella stanza ci fanno capire che la donna ha organizzato un movimentato festino a base di giochi a carte e musica. C’è un gran disordine e violino e carte sono rimaste a terra.
E quell’uomo che se ne va?
Ah quello è l’intendente. L’ amministratore dei loro beni per intenderci. Ha aspettato la colazione per parlare ai coniugi del mucchio di conti da pagare che ha in mano. Ma i due giovani non vogliono saperne nulla. Per pagarli bisognerebbe risparmiare qualcosa ma figurarsi se vogliono rinunciare ai loro festini. L’uomo quindi ha tutte le ragioni di essere preoccupato e allo stesso tempo rassegnato sulla sorte dei due giovinastri. Lui ha fatto il suo dovere ma non c’è modo di farli ragionare.
Nelle altre scene della serie cosa succede?
Le altre scene ci narrano tutta la storia di questo matrimonio forzato. Dal Contratto che ci mostra la valutazione della dote della sposa e tutti gli altri cavilli burocratici. La scena successiva è la Colazione, che abbiamo appena visto. I due coniugi proseguono poi nelle loro vite separate: lui con Il Ciarlatano, un sedicente medico al quale porta una giovane prostituta probabilmente malata o incinta e lei con La Levèe dove si atteggia come le regine dell’epoca, circondata da servitori e cameriere per ogni esigenza Gli ultimi due dipinti mostrano l’inevitabile tragedia finale: lui ucciso dall’amante della moglie ne La morte di lui e lei suicida dopo l’arresto dell’amante per omicidio ne La morte di lei.
Due parole sullo stile…
Non stupisce che Hogarth avesse una passione per il teatro: qui tutta la scena è impostata come un palcoscenico. I gesti sono teatrali e chiarissimi, anche se comunque credibili. Non sono caricature. Curata anche la composizione: tutti gli oggetti presenti ci dicono qualcosa sui protagonisti, dal violino, alla cuffietta da notte, alle carte.
Anche questo Infuso d’Arte è finito, ma non levate la teiera dal fuoco. Tra due settimane c’è un’altra tazza d’arte pronta per voi!
Chiara Marchesi