Questo fine settimana a Roma si è svolta la terza edizione del Festival Internazionale della Poesia di Strada con tema i #viandanti, che dopo Milano (2013) e Genova (2014) è arrivato al Trullo (quartiere tra la Portuense e la Magliana) per una manifestazione in cui l’arte di strada si è intrecciata con l’esperimento di riqualificazione delle realtà periferiche capitoline. Siamo andati per voi a dare un’occhiata durante le giornate dedicate all’evento per invitarvi a scoprire una Roma metropolitana e figlia del proprio tempo che cresce all’ombra della sua storia millenaria.
Forse non tutti sanno che negli ultimi anni Roma, al pari di Londra e Berlino, ha raggiunto il podio delle capitali europee della street art e che i muri ed i palazzi della sua periferia sono diventati lo sfondo ideale per realizzare delle vere e proprie opere d’arte da parte di artisti di fama internazionale (tra cui Bol32, Diamond, Gomez, Grndr, Marco Tarascio Moby Dick e tanti altri) tanto da motivare l’amministrazione comunale capitolina verso la realizzazione di un programma di valorizzazione di aree metropolitane da sempre considerate “ai margini”.
Durante i giorni della manifestazione il Trullo è stato trasformato in un luogo dove la street art e la poesia si sono fusi con l’anima metro-romantica della periferia romana inaugurando un punto d’incontro in cui la forza dell’arte e delle parole ha affermato la propria centralità per la valorizzazione di un’area metropolitana dimenticata. Il Festival è stata un’occasione per sottolineare il vivace impulso culturale che anima il quartiere in modo da rigenerarlo dal punto di vista urbanistico e sociale.
Martina Patrizi