Quando pensiamo alle canzoni anni 90 e alla musica di questo decennio non possiamo prescindere dal ricordare un genere che in quegli anni ha raggiunto il successo internazionale: il rap.
La parola “rap”, secondo una leggenda metropolitana, sarebbe l’acronimo di “Rhythm And Poetry”, “ritmo” e “poesia”, termini che descrivono bene il genere.
Le origini del rap risalgono agli anni ’70.
Nella comunità afroamericana e ispanica di New York, si diffuse l’abitudine di ‘parlare’ seguendo il ritmo di una base musicale prodotta alla console dal DJ con tecniche come lo scratching.
Il rap è nato come strumento di protesta: i rapper divennero portavoce della voglia di rivalsa delle minoranze nere, con testi che ne denunciavano le drammatiche condizioni .
Per assistere alla diffusione internazionale del rap si dovrà attendere la seconda metà degli anni Ottanta e gli anni Novanta, periodo del boom tra i giovanissimi di tutto il mondo.
Il genere, grazie ad artisti del calibro di Tupac Shakur, attivo nel campo dei diritti civili e assassinato nel 1996, a soli 25 anni, diventò un fenomeno che dettava mode e produceva grandi introiti sia nel settore musicale che in quello dell’abbigliamento.
In Italia questa cultura sbarcò inizialmente con un rap meno impegnato e meno cupo.
Jovanotti negli anni Ottanta fece da apripista a molti rapper destinati al successo nel decennio successivo.
Mi riferisco ad Articolo 31, Neffa, Bassi Maestro, Colle der Fomento, Kaos, Sangue Misto, Frankie Hi-Nrg e Caparezza.
Ecco la playlist di musica rap anni ’90!
Valeria de Bari
E se siete fan del genere non perdete la recensione di “Persona”, l’ultimo album di Marracash, di Lorenzo Balla: