“Chi non ha avuto un cane non sa cosa significhi essere amato” (Arthur Schopenhauer)
Una frase quanto mai adatta ad un film come “Qua la zampa!”, nuovo lavoro del regista Lasse Hallstrom, conosciuto per i suoi “Hachiko”, “Chocolat”, “Le regole della casa del sidro” e “Il pescatore di sogni” tra i tanti .
Se amate gli animali domestici, Qua la zampa! è di sicuro un film che fa per voi. Da padroncina di un cane, ho sempre delle reazioni particolari quando mi imbatto in pellicole del genere, provo delle emozioni che raramente una persona che non vive con un animale può capire.
Da Lasse Hallstrom è proprio questo che ci si aspetta, grande empatia con i personaggi e molti sentimenti. Il regista è stato in grado di trasportarci nel mondo di Bailey, ispirandosi al romanzo di W.Bruce Cameron “Dalla parte di Bailey”, che guarda il mondo attraverso gli odori e le sensazioni che percepisce intorno a lui, affezionandosi ad Ethan e rimanendogli fedele per tutte le sue vite.
Si, perché Bailey vive diverse vite, partendo dal 1962. Dopo essere scappato da un canile, un bambino di otto anni, Ethan Montgomery, salva il piccolo Bailey ferito e abbandonato. Nonostante le riserve del padre di Ethan, la famiglia adotta il cucciolo, che viene messo completamente sotto la responsabilità di Ethan, che lo nutre, lo fa passeggiare, lo allena e gli insegna anche dei trucchi che non dimenticherà mai. Tra i due si instaura un forte legame e Bailey rimarrà al fianco di Ethan nelle tappe più importanti della sua vita dagli studi, le delusioni sportive, fino al primo amore per la bella Hannah.
Arriva, poi, il momento in cui il ragazzo, ormai cresciuto, deve partire per il college. Non potendo portare Bailey con sé, Ethan è costretto a lasciare il fidato animale a casa con la madre e i nonni. Com’era ovvio accadesse, col passare degli anni Bailey perde il brio e la forza della gioventù, fino a morire tra le braccia del suo padroncino. Ma (e qui sta il bello di questa storia) nel corso degli anni lo spirito di Bailey si reincarna in altri cani, avendo la sensazione di dover trovare uno scopo nella sua vita: un pastore tedesco usato come aiuto dal dipartimento di polizia di Chicago; un corgi di nome Tino e infine un incrocio tra un pastore australiano e San Bernardo chiamato Buddy. Sorpreso di quanto gli accade, Bailey si sente però ancora il miglior amico di Ethan. Anche se non sa perché la sua anima continui a tornare in vita,Bailey scoprirà che il suo scopo non è solo quello di dare amore e colmare la solitudine dei suoi tanti padroni ma, soprattutto quello di tornare dal suo amato Ethan…
Nonostante le tante lacrime di commozione, “Qua la zampa!” è un film gioioso, ironico e pieno d’amore, quel sentimento puro e semplice che solo un cane riesce a regalare al proprio padrone. La forza di questa pellicola è, sicuramente, la firma indelebile di Lasse Hallstrom, il suo occhio favolistico che rende possibile empatizzare con il nostro protagonista a quattro zampe dalla prima scena.
Una favola quella di Bailey che fa commuovere e fa capire quanto l’anima di un cane sia profonda, completamente dedita alla felicità del proprio padrone.
Ilaria Scognamiglio